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Male e cura

Lidia Genta

Grazie, per il ghiaccio, per la neve e per il fuoco
Per l'odore della pioggia poco dopo un temporale
Grazie per il sole: rosso sangue sopra il suolo
Per le nuvole e il loro lento pigro veleggiare
E navigare

Grazie per gli addii, le partenze e i nuovi inizi
Per le valige ancora aperte gettate sopra il mare
Grazie per i volti, lasciati indietro come indizi
Per le ferite ancora sveglie come navi sul fondale
Nere perle che custodisco in me

Piede nudo sul cristallo

Vivere è un vento d'estate
Soffia, rubando l'arsura
Spira, portando con sé calma e paura
Male e cura
Vivere è un nodo sul molo
Pronti a venire o ad andare

Grazie per mio figlio, specchio e bozza dei miei errori
Per le orme sull'asfalto che incontrerà
Grazie per quest'arte: crocevia di suoni
Per il canto che a un ricordo lo accompagnerà
Libera la musica
Vivila

Come un pianoforte suona
La memoria svela

Vivere è un vento d'estate...

Entrando in nuove stanze
In storie ancora acerbe
Sfumando le distanze
Lasciando inerme il fianco
Verso un nuovo porto
Oltre il conosciuto
Verso un nuovo volto
E un ignoto incanto

Vivere è un vento d'estate...

Grazie per la vita, altalena sui confronti
Per gli sguardi e le parole che incrocerò
Grazie per la notte, sentinella sui miei sogni
Per le strade e le maree che supererò
Per l'esistere
Grazie

Autori: Stefano Rigamonti
Edizioni: The Rooms Records / Liberi di servire