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Quando la paura è morta

Scott Alan

L'ho visto nei sui occhi, un panico sottile,
un futuro incerto che non può controllare.
O uomo nello specchio perché nascondi il batticuore
e frequenti ancora un nemico clandestino?

O incubo notturno maledico l'indirizzo tuo,
come un pugno mi lasci a lungo senza fiato.
O ansia parassita, non sbriciolarmi la speranza
perché il tuo carcerato ora è rilasciato...

Quando la paura è morta in me, è morta, è morta!
Il giorno in cui il terrore se ne, se ne andato via... via da me.

Mi ricordo dove stavo e chi era accanto a me
quando il muro della schiavitù crollava.
Il piombo nel mio cuore, le catene intorno a me
si sono sciolti come ghiaccio in agosto...

Quando la paura è... è morta in me.
È morta, è morta.
Il giorno in cui il terrore se ne, se ne andato via... via da me.

Mai più prigioniero, mai più paralizzato l'intervento d'amore c'è già stato
mutando la mia paura in santo timore.
Più grande di ogni spavvento, più forte di qualsiasi vento.
Con la Tua presenza, o Dio, la paura è cacciata fuori!

Davanti a me, dietro a me, sotto di me, sopra di me,
accanto a me, Tu vivi dentro me!
Passato coperto, futuro sicuro,
di chi o di che cosa devo io temere nel presente?

Quando la paura è... è morta in me.
È morta, è morta.
Il giorno in cui il terrore se ne, se ne andato via... via da me.